"Il 21 marzo 1963, a causa dei crescenti costi e del degrado
A sentire il titolo si rimane perplessi: nelle serie tv l'ambientazione "carceraria" non è proprio facilissima da gestire, e quello che si poteva fare è stato già fatto, come ad esempio le atmosfere violente di "Oz" o tese di "Prison break".
E invece la serie ci spiazza fin dai primi minuti, proponendo forti elementi di mistero e fantascienza.
La serie infatti inizia nel 1963, quando due guardie arrivate via nave per dare il cambio ai colleghi trovano la prigione misteriosamente deserta. Nessun segno di evacuazione, nessun danno e nessun indizio. Il governo mette a tacere la faccenda, e con il passare dei decenni la faccenda scivola lentamente nel dimenticatoio.
I problemi iniziano ai giorni nostri, quando i detenuti di alcatraz iniziano a ricomparire uno dopo l'altro, e per loro non sembra trascorso nemmeno un giorno.
E toccherà ad una apposita task force occuparsi nuovamente di questi criminali, ed ovviamente scoprire come e perchè sono scomparsi e riapparsi decenni dopo.
Gli episodi della serie, ognuno dedicato ad un singolo detenuto, riescono a tenere alta l'attenzione con scelte narrative interessanti e non banali. In particolare, ritengo ottima la scelta di accostare momenti da serial "polizesco" a momenti di vita carceraria degli anni '60, descritti tramite il sapiente uso di flashback.
In conclusione, è una serie che al momento sembra meritare la nostra fiducia, e pertanto la consiglio a tutti i nostri amici gamers. Sperando, ovviamente, che i produttori abbiano fatto tesoro dell'esperienza di "Lost" e non ne ripetano gli errori.
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